Esotica, gradevole da strimpellare: l’ukulele è uno strumento musicale che può essere abbiamo visto in un film o in una vacanza esotica, specialmente in Polinesia e nelle Hawaii dove è considerato lo strumento musicale nazionale. Non tutti però conoscono la sua peculiare storia, che in effetti arriva dall’Europa e non da queste bellissime isole.
L’ukulele è uno strumento musicale hawaiano, che però ha origini portoghesi: venne costruito per la prima volta nella metà del XIX secolo da alcuni portoghesi che erano andati a lavorare in queste isole esotiche. Si ispira a degli strumenti musicali tradizionali del Portogallo.
Si narra che i 20mila lavoratori portoghesi che si recarono nelle Hawaii per lavorare nei campi di canne da zucchero contavano fra loro anche alcuni portoghesi esperti liutai, che ben presto inventarono l’ukulele, prendendo spunto da uno strumento musicale portoghese della città di Braga. Lo strumento divenne estremamente popolare in Polinesia, e fu l’inizio di un vero e proprio successo: negli anni Sessanta venne usato anche da alcuni famosi gruppi locali che ne resero l’immagine ed il suono famoso nel mondo intero. Il turismo, poi, non ha fatto altro che rendere l’ukulele lo strumento elettivo del folclore hawaiano e lo ha reso ancora più famoso, tanto è vero che oggi esistono anche dei festival dedicati a questo strumento.
Oggi come oggi, l’ukulele è uno strumento potremmo dire quasi indispensabile per la tradizione musicale ed il folclore delle Hawaii, e si distingue per la sua grande versatilità: riesce a combinarsi bene anche con i generi Pop e Rock oltre che con la musica tradizionale isolana. E del resto, abbiamo certamente visto diversi ukulele in film e magari se siamo stati fortunati anche durante le nostre vacanze.
Un ukulele è uno strumento musicale che ha un discreto seguito di fan, suonatori ed appassionati: son anche tanti i chitarristi che si avventurano a provare a suonare questo strumento che, appunto, ha le sembianze di una piccola chitarra e che spesso viene usata per scopi ludici e ricreativi.
Ma sapevate che non esiste un solo tipo di ukulele, bensì diversi modelli che si adeguano a diverse esigenze? Vediamo meglio quali tipi di questo strumento esistono.
Tipologie di ukulele: quali sono?
Un ukulele è fatto principalmente di legno ma oggi è possibile trovare modelli che sono composti anche da altri materiali: i modelli economici son a base di compensato o laminato. Dotato di una forma a nocciolina, a forma di 8 come una piccola chitarra acustica, normalmente ha 4 corde ma può averne anche 6 o 8.
Non esiste una sola tipologia di ukulele, ma diverse tipologie che permettono di ottenere sfumature sonore sempre differenti.
Non solo, questi modelli sono diversi fra loro anche per dimensione. Possiamo infatti distinguere:
- Sopranino. Si tratta di un modello poco comune di ukulele, presente dagli inizi del XX secolo, il diapason è lungo circa 30 cm ed è lungo totale 43 cm.
- Soprano. Questo è considerato il modello principale e più comune di ukulele e di conseguenza non può che rientrare di diritto all’interno della classifica dei migliori ukulele. Lungo circa 53 cm, ha dodici tasti, semplice da usare ed è abbastanza diffuso anche fra i bambini.
- Concerto. L’ukulele concerto ha un tipico suono, ma è leggermente più grande rispetto al soprano.
- L’ukulele tenore. Si tratta del modello di ukulele più amato dai suonatori più abili: permette di suonare singole note e non solo accordi.
- Il baritono. Si tratta di un tipo raro di ukulele perché è molto grande.
- Molto raro è anche il basso ukulele: ha corde di gomma e richiede, in genere, l’’amplificazione elettrica.