Oggigiorno i medici utilizzano le tecniche più recenti per eseguire gli interventi di prostatectomia, ossia di rimozione della prostata. Esistono due approcci che i chirurghi possono utilizzare per affrontare l’esecuzione di una prostatectomia. In entrambi questi approcci, l’obiettivo finale è lo stesso: rimuovere la prostata e distruggere il cancro.
- Chirurgia robotica : minuscole incisioni e tecnologia robotica aiutano i medici a eseguire una procedura precisa e minimamente invasiva con tempi di recupero più rapidi e incisioni più piccole. La tecnica di prostatectomia robotica è applicata anche dall’urologo andrologo Dottor Izzo.
- Chirurgia aperta : questo approccio utilizza incisioni e strumenti tradizionali. Per circostanze più complesse, una chirurgia a cielo aperto può essere un’opzione più appropriata rispetto a una chirurgia robotica.
La prostatectomia dura circa due ore. Sarà effettuata in regime di anestesia generale, quindi non si sentirà nulla. Durante l’intervento, il medico:
- Effettua una piccola incisione per accedere alla prostata.
- Rimuove la prostata.
- Ricollega la vescica all’uretra, il condotto che trasporta l’urina all’esterno del corpo.
- Collega un catetere alla vescica, che consente all’urina di drenare mentre l’area guarisce.
Dopo la prostatectomia: cosa aspettarsi
Potrebbe essere richiesto di restare in ospedale almeno per una notte.
Primi giorni a casa : dopo essere stati dimessi, probabilmente l’ibuprofene o il paracetamolo saranno sufficienti per la gestione del dolore per i primi giorni. Se i farmaci da banco non sono sufficienti, il medico può aiutare con delle alternative.
Una settimana dopo l’intervento : dopo la guarigione del sito chirurgico, il catetere verrà rimosso. Questo avviene di solito da sette a dieci giorni dopo l’intervento chirurgico, e la rimozione può essere facilmente effettuata presso lo studio del medico. Alcuni desiderano estrarre il catetere a casa. In tal caso, è consigliabile chiedere prima istruzioni al medico.
Questo è anche il momento in cui il chirurgo è chiamato a riferire i risultati finali del trattamento chirurgico nei confronti della patologia. Discuterà quindi se è necessario un ulteriore trattamento. (Molti uomini non hanno bisogno di ulteriori cure.)
Un mese dopo l’intervento : i medici raccomandano di non svolgere attività faticose o sollevare carichi pesanti per almeno un mese dopo l’intervento. La maggior parte dei pazienti lascia il lavoro per tre o quattro settimane.
Entro un mese dall’intervento, la vita dovrebbe tornare alla normalità. Alcuni uomini sperimentano effetti collaterali, tra cui:
- Incontinenza urinaria (perdite di urina)
- Disfunzione erettile
Il recupero dalla chirurgia richiede tempo e questi effetti collaterali sono spesso temporanei. Tuttavia, se influiscono sulla qualità della vita, è consigliato rivolgersi all’andrologo.