Risparmiare e rispettare l’ambiente: sono due motivi più che sufficienti per scegliere le stufe a gas metano, che oltre a essere economiche vantano una resa termica molto alta.
Il sistema di cui sono munite le rende ecologiche: ecco perché vi si può ricorrere per dare calore per diverse ore al giorno ai locali più frequentati di un’abitazione. L’esempio tipico è quello della sera: si torna a casa dopo essere stati fuori tutto il giorno e, invece di accendere l’impianto di riscaldamento intero, si fa funzionare la stufa.
Come funziona una stufa a metano
Ma a proposito, qual è il meccanismo di funzionamento di una stufa a metano? Tutto si basa sulla tecnologica catalitica, che le rende assolutamente sicure. La stufa è dotata di una cella in ceramica a nido d’ape con una copertura in platino, in rodio o in palladio: in ogni caso, un metallo nobile. In questo modo possono essere filtrati i fumi di combustione.
Nel momento in cui le fiamme arrivano a una temperatura di 260 gradi, la produzione di calore cresce, mentre le molecole di metano vanno incontro a una trasformazione chimica. Il tutto avviene in modo istantaneo e senza dispersioni.
Anche le stufe a gas metano in vendita su Barzotti.it funzionano così, e sono tra le migliori sul mercato per convenienza e resa termica: vale la pena di scoprirle.
Perché scegliere le stufe a metano
Una stufa a metano non ha bisogno di una canna fumaria: quindi può essere installata praticamente ovunque, visto che non presenta tubi di scarico esterni. Se la casa in cui si vive non ha un impianto fumario e non permette di realizzarlo, non c’è niente di cui preoccuparsi: questo tipo di stufa si può collocare dappertutto.
Anche perché, tra l’altro, garantisce la massima semplicità di installazione, senza che occorra tenere conto di specifiche norme di legge o che vi sia la necessità di un tecnico che intervenga per la messa in funzione. Tutto quel che si deve fare per la posa in opera è collegare la stufa con la rete di distribuzione del gas, ricordando di non adoperare un tubo in gomma ma in metallo.
Come riscalda una stufa a metano
Tre piccoli mattoni garantiscono il riscaldamento attraverso la propagazione dei raggi infrarossi: questi mattoncini si possono accendere tutti insieme o uno per uno, a seconda della quantità di calore che si desidera e del livello di intensità che si vuol raggiungere. Di solito per ciascun mattoncino viene erogata una potenza di 1.400 watt, il che vuol dire che in tutto si arriva a 4.200 watt.
Ecco perché la potenza di una stufa a metano è in media tre volte più potente rispetto a un modello alogeno di dimensioni medie, il cui potere calorifico in linea di massima non supera i 1.200 watt. L’accensione si verifica tramite il piezoelettrico, e questo vuol dire che viene garantito il funzionamento della stufa anche nel caso in cui la corrente elettrica dovesse venire meno.
Quanto costa una stufa a metano
Il prezzo di una stufa a metano oscilla tra un minimo di 100 euro e un massimo di 300 euro, a seconda del modello. In qualsiasi caso, però, il costo è più basso di quello delle stufe a cippato, a pellet o a legna, cioè alimentate da combustibili ecologici.
Il prezzo al kWh del metano è di 0.093 euro, contro gli 0.193 euro del gpl e gli 0.134 euro del gasolio. Si tratta, per altro, di stufe non inquinanti e quindi ecologiche: grazie alla presenza di un catalizzatore il monossido di carbonio che si forma nel corso della combustione viene convertito in anidride carbonica e vapore acqueo, che vengono dispersi in minime quantità nell’ambiente. Ciò permette di neutralizzare le particelle inquinanti e gli odori, così che l’aria risulti del tutto depurata rispetto agli agenti nocivi che sono fonte di problemi di respirazione e allergie.
Consigli per l’uso della stufa
Questo tipo di stufa non ha bisogno di una bombola, a differenza di quel che accade con le stufe a gas: ecco perché occupa meno spazio, in virtù delle dimensioni ridotte, e riesce a scaldare di più. I modelli presentano sempre una valvola di sicurezza grazie a cui si spengono in automatico se viene meno la fiamma pilota.
Quindi una stufa a metano garantisce i più alti standard di sicurezza sia per ciò che concerne il rischio di fughe di gas che a livello di emissioni.
Dove installarla
Le stufe a metano vanno collocate in ambienti con una superficie non inferiore ai 40 metri quadri, in corrispondenza di una parete accessibile dall’esterno, meglio ancora se nei pressi di una presa d’aria esterna.
In questo modo si può essere certi di beneficiare di un costante ricambio di aria e non correre il rischio che i locali siano saturi di ossigeno.
Ecologia e potenza: il mix perfetto delle stufe a gas metano
Risparmiare e rispettare l’ambiente: sono due motivi più che sufficienti per scegliere le stufe a gas metano, che oltre a essere economiche vantano una resa termica molto alta.
Il sistema di cui sono munite le rende ecologiche: ecco perché vi si può ricorrere per dare calore per diverse ore al giorno ai locali più frequentati di un’abitazione. L’esempio tipico è quello della sera: si torna a casa dopo essere stati fuori tutto il giorno e, invece di accendere l’impianto di riscaldamento intero, si fa funzionare la stufa.
Come funziona una stufa a metano
Ma a proposito, qual è il meccanismo di funzionamento di una stufa a metano? Tutto si basa sulla tecnologica catalitica, che le rende assolutamente sicure. La stufa è dotata di una cella in ceramica a nido d’ape con una copertura in platino, in rodio o in palladio: in ogni caso, un metallo nobile. In questo modo possono essere filtrati i fumi di combustione.
Nel momento in cui le fiamme arrivano a una temperatura di 260 gradi, la produzione di calore cresce, mentre le molecole di metano vanno incontro a una trasformazione chimica. Il tutto avviene in modo istantaneo e senza dispersioni.
Anche le stufe a gas metano in vendita su Barzotti.it funzionano così, e sono tra le migliori sul mercato per convenienza e resa termica: vale la pena di scoprirle.
Perché scegliere le stufe a metano
Una stufa a metano non ha bisogno di una canna fumaria: quindi può essere installata praticamente ovunque, visto che non presenta tubi di scarico esterni. Se la casa in cui si vive non ha un impianto fumario e non permette di realizzarlo, non c’è niente di cui preoccuparsi: questo tipo di stufa si può collocare dappertutto.
Anche perché, tra l’altro, garantisce la massima semplicità di installazione, senza che occorra tenere conto di specifiche norme di legge o che vi sia la necessità di un tecnico che intervenga per la messa in funzione. Tutto quel che si deve fare per la posa in opera è collegare la stufa con la rete di distribuzione del gas, ricordando di non adoperare un tubo in gomma ma in metallo.
Come riscalda una stufa a metano
Tre piccoli mattoni garantiscono il riscaldamento attraverso la propagazione dei raggi infrarossi: questi mattoncini si possono accendere tutti insieme o uno per uno, a seconda della quantità di calore che si desidera e del livello di intensità che si vuol raggiungere. Di solito per ciascun mattoncino viene erogata una potenza di 1.400 watt, il che vuol dire che in tutto si arriva a 4.200 watt.
Ecco perché la potenza di una stufa a metano è in media tre volte più potente rispetto a un modello alogeno di dimensioni medie, il cui potere calorifico in linea di massima non supera i 1.200 watt. L’accensione si verifica tramite il piezoelettrico, e questo vuol dire che viene garantito il funzionamento della stufa anche nel caso in cui la corrente elettrica dovesse venire meno.
Quanto costa una stufa a metano
Il prezzo di una stufa a metano oscilla tra un minimo di 100 euro e un massimo di 300 euro, a seconda del modello. In qualsiasi caso, però, il costo è più basso di quello delle stufe a cippato, a pellet o a legna, cioè alimentate da combustibili ecologici.
Il prezzo al kWh del metano è di 0.093 euro, contro gli 0.193 euro del gpl e gli 0.134 euro del gasolio. Si tratta, per altro, di stufe non inquinanti e quindi ecologiche: grazie alla presenza di un catalizzatore il monossido di carbonio che si forma nel corso della combustione viene convertito in anidride carbonica e vapore acqueo, che vengono dispersi in minime quantità nell’ambiente. Ciò permette di neutralizzare le particelle inquinanti e gli odori, così che l’aria risulti del tutto depurata rispetto agli agenti nocivi che sono fonte di problemi di respirazione e allergie.
Consigli per l’uso della stufa
Questo tipo di stufa non ha bisogno di una bombola, a differenza di quel che accade con le stufe a gas: ecco perché occupa meno spazio, in virtù delle dimensioni ridotte, e riesce a scaldare di più. I modelli presentano sempre una valvola di sicurezza grazie a cui si spengono in automatico se viene meno la fiamma pilota.
Quindi una stufa a metano garantisce i più alti standard di sicurezza sia per ciò che concerne il rischio di fughe di gas che a livello di emissioni.
Dove installarla
Le stufe a metano vanno collocate in ambienti con una superficie non inferiore ai 40 metri quadri, in corrispondenza di una parete accessibile dall’esterno, meglio ancora se nei pressi di una presa d’aria esterna.
In questo modo si può essere certi di beneficiare di un costante ricambio di aria e non correre il rischio che i locali siano saturi di ossigeno.